mercoledì 11 gennaio 2012

Farmaci: alcuni mai con alcol insieme


Quando si assumono farmaci, troppo spesso lo si fa con troppa disinvoltura, sovente senza neanche leggere il foglietto illustrativo, per non contare quelli che prendono medicinali senza neanche essersi consultati col proprio medico curante. Ma c’è un comportamento molto pericoloso, a volte, che molti impiegano di fronte ad un farmaco, ovvero, assumerlo in concomitanza con le sostanze alcoliche, un comportamento questo che in certi casi può avere conseguenze anche molto gravi. Dunque, la domanda è, quali farmaci non vanno mai assunti insieme all’alcol?

Partendo dal presupposto che nella sola Italia circa 80 persone su cento assumono sostanze alcoliche in quantità ovviamente diverse, si capisce bene che se pensiamo a tutti coloro che per curarsi assumono farmaci, il rischio di mischiare alcol con sostanze farmacologiche c’è tutto, anche perchè, per certi farmaci non esiste una dose consigliata di alcol da assumersi in contemporanea, basta infatti poco e gli effetti avversi dati dall’interazione alcol-farmaco, ci sono tutti.

Infatti, l’alcol è in primis in grado di potenziare in maniera scarsamente immaginabile, l’azione di un ansiolitico aumentandone in larga misura l’effetto sedativo. Non è possibile stabilire la dose del farmaco e dell’alcol insieme che risulti dannosa alla persona, in quanto tale soglia è del tutto individuale e non potendo conoscerla in anticipo, ne consegue che chi assume ansiolitici di qualsivoglia natura dovrebbe astenersi del tutto dall’assunzione di alcol.

Stessa cosa andrebbe fatta da coloro che assumono fans, ovvero, antinfiammatori non steroidei, pensiamo all’Aspirina, solo per citarne uno. Il motivo è che l’alcol tende a potenziare la gastrolesività di cui sono capaci i fans, col risultato di aumentare l’ipersecrezione acida a livello dello stomaco e, dunque, dare luogo a gastriti, se non addirittura ad ulcere gastriche.

Anche gli antistaminici, per capirci, i farmaci assunti per sedare gli effetti di un’allergia, dovrebbero stare lontani dall’alcol. In questo caso il motivo è riconducibile al fatto che già di per sé una sostanza antistaminica è in grado di sedare, stordire e rendere sonnolenta la persona che l’assume, situazione questa che viene di gran lunga accentuata dall’assunzione contemporanea di alcol. Un po’ come avviene con gli ansiolitici. Ne deriva che chiunque assuma questi farmaci non dovrebbe mettersi alla guida di un’auto, oppure dovrebbe astenersi da svolgere lavori di precisione che attentino alla sicurezza individuale e/o collettiva, men che meno farlo dopo aver assunto alcol.

Altro divieto è rappresentato dall’ assunzione concomitante di alcol e antidepressivi, compresi gli antidepressivi triciclici, sicuramente più tollerati ma ugualmente da bandire insieme all’alcol, idem per quanto concerne cosiddetti SSRI, uno per tutti il Prozac. Resta sempre il fatto che gli effetti sono sempre soggettivi per singolo paziente, effetti rappresentati ancora una volta dalla sonnolenza, ma anche dalla confusione mentale o dal peggioramento dei sintomi principali della depressione stessa. Il miglior consiglio è quello di rivolgersi al medico. Ed infine, mai ad alcol e farmaci antitosse insieme. Non ci si riferisce ai mucolitici, semmai ai sedativi della tosse fra i cui principi attivi annoveriamo la codeina o il destrometorfano. Il connubio, alcol con tali sostanze, può essere molto pericoloso e spesso anche in presenza di piccole quantità della sostanza alcolica. La stessa attenzione dovrà essere osservata dal paziente quando ricorre a quegli antidolorifici che utilizzano le stesse due sostanze appena citate, il Coefferalgan è solo uno di questi farmaci ad azione antidolorifica. Quando si usa tale farmaco o altri similari l’astensione dall’alcol dovrebbe essere assoluta.

Utile precisazione

Non assumere alcol e farmaci in concomitanza non significa che spostare di qualche ora l’assunzione dell’alcol rispetto al farmaco assunto mette in sicurezza la persona, per la semplice ragione che un farmaco ha una sua emivita, ovvero, il tempo in cui la sostanza resta attiva in corpo. Per lo meno chi ha voglia di assumere una bevanda alcolica, dovrebbe chiedere al proprio medico l’emivita del farmaco che sta assumendo, in modo da potere agire in tutta sicurezza.

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