domenica 10 luglio 2016

Ictus: le staminali per tornare a camminare dopo la malattia o un grave incidente

Solo chi ha avuto un parente, un proprio caro o se stesso devastato dall'ictus per i danni permanenti che sono reliquati dalla grave condizione clinica, sa bene quale potrebbe essere l'estremo desiderio nel dopo ictus. Malati costretti a trascinarsi perché resi invalidi dagli esiti della patologia, persone ridotte a dei semplici vegetali in preda a piaghe da decubito per l'eccessiva permanenza a letto, persone che hanno perso la parola per sempre e balbettano come bambini di pochi mesi spesso minacciati da altre malattie che si aggiungono al proprio stadio spesso ormai terminale. Stessa cosa se l'insulto cerebrale avviene per causa esterna, un incidente, una brutta caduta, con la differenza che in questo caso a dover fronteggiare gli esiti di una lesione cerebrale sono spesso giovani o addirittura giovanissimi, dove la fisioterapia per cercare di risolvere i problemi pur facendo del proprio meglio, non riesce quasi mai a riportare un corpo piegato da una malattia invalidante o da un incidente alla normalità. E tutto questo accadeva fino a ieri, ma le cose potrebbero presto cambiare.

Pare infatti che seguendo gli esiti di una ricerca medico scientifica compiuta dalla Stanford University Scholl of Medicine e che ha trovato spazio nella rivista scientifica Stroke la possibilità di riprendersi la propria vita per un paziente colpito da malattia grave che ne abbia compromesso le facoltà motorie e non solo, potrebbe presto trasformarsi in realtà. Lo studio infatti ha preso in esame un numero circoscritto di 18 pazienti californiani allettati a seguito di ictus altamente invalidanti che ne aveva decretato esiti permanenti all'attività motoria cui neanche la fisioterapia riusciva a dare ristoro. Secondo lo studio scientifico tali pazienti dopo un intervento poco invasivo che consisteva nell'introdurre mediante un piccolo foro praticato alla calotta cranica di

cellule staminali del midollo osseo direttamente nel cervello di questi pazienti, si è assistito ad un recupero delle loro capacità di movimento.





Pazienti che hanno abbandonato la loro sedia a rotelle

Le cellule staminali utilizzate per questi pazienti provenivano da donatori sani e sono state coltivate in laboratorio affinché si differenziassero in cellule staminali nervose. A distanza di un mese dal primo trattamento quasi tutti i pazienti sottoposti all'intervento son riusciti a stare in piedi da soli, a compiere i primi passi, di fatto abbandonando la sedia a rotelle. Al punto che, come dice Gary Steinberg che ha condotto lo studio, ad esempio "pazienti che erano sulla sedia a rotelle ora possono camminare". Risultata in questa fase sperimentale priva di effetti avversi, la terapia a base di staminali dovrà ora essere testata su un maggior numero di pazienti per confermarne l'efficacia. Questa potrebbe essere la vera svolta per il dopo ictus, dare la speranza a quanti siano andati incontro agli esiti invalidanti di questa condizione clinica, pensando che nulla è del tutto perduto e che anzi è ancora possibile tornare alla quasi normalità della propria vita ante malattia.


Giuliano

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