Visualizzazione dei post in ordine di pertinenza per la query cancro al seno. Ordina per data Mostra tutti i post
Visualizzazione dei post in ordine di pertinenza per la query cancro al seno. Ordina per data Mostra tutti i post

domenica 27 gennaio 2019

Farmaci per abbassare il colesterolo contro il tumore al seno: la scienza dice si!


Due studi scientifici effettuati entrambi in Europa le cui conclusioni sarebbero avvenute a distanza di tre anni l’uno dall’altro, avrebbero evidenziato un dato importante. L’uso delle statine, i noti farmaci utilizzati per abbassare i tassi di colesterolo nel sangue, avrebbero un ruolo protettivo contro il cancro, fatto questo già evidenziato in precedenti studi, ma,nello specifico, tale ruolo sarebbe ascritto anche al cancro al seno.

sabato 29 dicembre 2018

Cancro al seno: il ruolo nocivo dell'alcol e quelle benefico della frutta


Quanto mai interessante uno studio britannico che ha coinvolto quasi 700.000 donne nell’ambito di un lavoro scientifico più complessivo durato quasi 20 anni e che ha riguardato una popolazione femminile di un milione e trecentomila donne all’interno di uno studio denominato Million Women Study. La conclusione di questa lunga e delicata ricerca medica ha portato a risultati sicuramente inaspettati, rappresentati in primis dal ruolo dell’alimentazione in una patologia temibile per le donne, quale il cancro al seno, ma non solo, lo stesso studio ha ben delineato il ruolo negativo dell’alcol in questa malattia. Durante i lavori scientifici si è attenzionato il ruolo di micronutrienti 
quali proteine, proteine del latte, grassi totali, saturi e insaturi, carboidrati, zuccheri, fibre alimentari e calorie ingerite nel corso degli anni. Sulla popolazione presa in esame si è constatata l’insorgenza del cancro al seno in una percentuale di poco superiore al 4% e si è allo stesso modo osservato come l’aumento del rischio di sviluppare la neoplasia sia avvenuta in quelle donne che hanno dichiarato di far uso continuo di alcol rilevando anche che l’insorgenza del cancro mammario aumentava in quelle donne che assumevano alcol in quantità superiore ad una dose di 10 grammi al giorno. Interessante ancor di più notare che al di sotto di questa quantità il rischio di esporsi alla malattia tumorale era uguale in tutte quelle donne che non bevevano, ma l’aumento della dose di 10 grammi, gradualmente, faceva aumentare anche il rischio della malattia.


lunedì 19 marzo 2012

Cancro al seno: l'alcol rappresenta un importante fattore di rischio aggiunto


Il cancro al seno rappresenta un vero spauracchio per le donne di tutte le età. A poco serve sapere che oggi l’elevato livello raggiunto dalla diagnostica ha reso la neoplasia di più immediata diagnosi, così come la stessa cura è resa più facile e foriera di elevate speranze di guarigione. Insomma, finchè non si giungerà ad una cura definitiva del cancro al seno, la malattia rappresenterà per le donne una fonte di preoccupazione di non poco conto. Ciò giustifica anche l’allarme che certe notizie inducono quando, ad esempio si afferma che, anche il consumo moderato di alcol espone la donna ad un contestuale aumento, sia pure non elevato, di incorrere nel cancro al seno.

giovedì 17 maggio 2012

Cancro al seno: è vero che l'Aspirina e il paracetamolo lo provocano?


Il dubbio che poteva assalire qualche donna non era certo di poco conto, ovvero, potere immaginare di essere esposta ad un maggiore rischio di incorrere in un cancro al seno a sguito di un uso “generoso” di Fans (Farmaci antinfiammatori non steroidei) assunti per contrastare diversi sintomi, a partire dal ciclo mestruale caratterizzato per lo più da dolori diffusi.A rendere ancora più angosciante il dubbio, il fatto che ben sappiamo di come la donna, rispetto all'uomo, di norma sia maggiormente costretta ad assumere Fans, compreso il paracetamolo, non solo per via del ciclo mestruale, ma anche per il semplice fatto che il sesso femminile è quello maggiormente esposto al mal di testa, all'emicrania e alla cefalea in genere.

sabato 23 giugno 2012

Cancro intestinale e cancro al seno: lontani con i broccoli

Buone nuove per gli amanti degli ortaggi ed in particolar modo per gli aficionados di broccoli, cavolfiori e cavolini di Bruxelles. La buona notizia non riguarda un’eventuale nuova ricetta di cucina, semmai il fatto che tale ortaggi, comunque consumati, vi preserveranno in maniera sensibile dal tumore all’intestino, più noto come tumore al colon retto, una neoplasia che affligge in misura sensibile le popolazioni occidentali.

mercoledì 31 ottobre 2012

Cancro al seno: i nuovi anticorpi "intelligenti" per curare la neoplasia senza effetti collaterali importanti



Immaginiamo una guerra condotta in campo con le cosiddette bombe intelligenti ed in effetti quella che l’uomo ha intrapreso nei confronti del cancro è proprio una guerra senza esclusione di colpi, con tante battaglie vinte ma senza ancora poter dire di aver vinto la guerra contro tutte le neoplasie, ma uno degli ultimi scontri che ha visto da una parte il cancro al seno e dall’altra la moderna chemioterapia antiblastica, sembra aver dato ragione a quei ricercatori che dopo decenni di studio portano a casa finalmente un risultato incoraggiante.

mercoledì 21 marzo 2012

Tumore al seno: indispensabile la cura anche in gravidanza

Il tumore al seno, si sa, non risparmia neanche la donna in gravidanza, ma di fronte all’evidenza che oggi l’approccio diagnostico e terapeutico della grave neoplasia è molto cambiato ed in meglio, ne deriva che una donna in attesa di un figlio, se scopre di essere malata di tumore al seno non può assolutamente procrastinare i trattamenti contro la neoplasia attendendo la nascita del bambino, così come non dovrà prevedere un parto prematuro al fine di potersi curare e men che meno, ricorrere ad un aborto terapeutico pur di iniziare le cure. Eppure, fino a non molto tempo fa, questo veniva suggerito alla donna incinta che si accorgeva di essere ammalata di un cancro al seno, ma tutto è cambiato, per fortuna, vediamo come.

mercoledì 20 febbraio 2013

Depressione: il male oscuro temuto dalle donne più del cancro al seno

Lo si definisce spesso male oscuro e di fatto di oscuro ha proprio il buio oltre le spesse lenti che dividono la realtà ed il futuro della persona che soffra di depressione, una patologia che affligge in particolar modo il sesso femminile, al punto che sono proprio le donne a temerla, addirittura, più del cancro al seno. Ad aggravare tale stato ci si mette anche l'errata consapevolezza che hanno molte donne quando ritengono che di depressione non si guarisce mai del tutto, visto che si crede, sbagliando, che una volta che ci si ammali nulla è più come prima ed al massimo, possono venir meno gli istinti suicidari che contraddistinguono le fasi peggiori e più gravi della malattia, ma di qui a sostenere di poter guarire dalla depressione ce ne passa.

sabato 5 maggio 2012

Cancro ovarico: rischio alto nelle donne anziane


Il cancro ovarico, secondo le più recenti acquisizioni scientifiche diventa significativamente importante all’aumentare dell’età della donna, al punto che risulta sempre più fatale e comunque il rischio aumenta del 5% per ogni anno in più dell’età della donna alla diagnosi. La stessa menopausa sembrerebbe interessata all’aumento di tale rischio, addirittura in donne in menopausa la possibilità di incorrere nel carcinoma ovarico è aumentata del 31% rispetto alle donne in premenopausa.

martedì 31 gennaio 2012

Depressione: quel "male oscuro" che se non curato può portare al suicidio



Ormai è più noto come “male oscuro” che depressione ed in effetti per chi soffre di questa malattia, nelle sue forme peggiori, sa bene quanto oscura sia la realtà e, soprattutto, ardua  la via d’uscita verso la guarigione. Occorre insistere nel definire la depressione una patologia, una patologia mentale senza per questo scatenare il dissenso di coloro che ne soffrono per la semplice ragione che una malattia mentale non è solo quella che rende “pazzi”, ma perché se finalmente veniamo fuori dal concetto che vuole che le malattie mentali siano solo le “follie”, cominciamo a prendere atto che la depressione, in quanto malattia, va curata e seguita da uno specialista, prima lo psichiatra, poi o durante la cura, lo psicologo.

giovedì 21 febbraio 2013

Tumore al seno: concrete speranze con nuovo farmaco biologico


Si chiama Olaparib la nuova molecola farmacologica messa a punto da ricercatori britannici dell’Institute of Cancer Research in grado di infondere quel tanto di fiducia in più sul cammino della ricerca scientifica ai malati di tumore al seno anche in fase avanzata, persino laddove le terapie cui si sono sottoposti siano risultate inefficaci, così come, sempre a parere dei ricercatori inglesi, sembrerebbe che la stessa molecola possa pure essere utilizzata anche in quei pazienti neoplastici in cura per tumore alle ovaie o alla prostata di tipo ereditario.

venerdì 15 luglio 2016

Hai il colesterolo alto? Hai buone possibilità di non morire di tumore!



Certo che la ricerca scientifica presentata a Firenze, durante un incontro effettuato dal Frontiers in CardioVascular Biology a proposito di uno studio corposissimo durato ben 14 anni e che ha riguardato un milione di pazienti, ha dell'incredibile! Secondo i ricercatori, i livelli nel sangue di colesterolo mantenuti più alti della norma si associano anche ad un minore rischio di incorrere in malattie neoplastiche, quali tumore al polmone, mammella, prostata e fin' anche colon.

martedì 5 febbraio 2013

Tumore al seno: incoraggianti prospettive con nuovo farmaco

Dopo essere passato per i protocolli terapeutici riservati alla cura del linfoma non Hodgkin, sia pure con risultati non eccelsi, al punto che il Pixantrone dimaleato, un inedito antitumorale di nuova generazione non è stato utilizzato come farmaco di prima scelta nella cura di questa grave neoplasia, adesso tocca al tumore al seno, dove la molecola è stata sperimentata e pare offrire interessanti prospettive terapeutiche.

martedì 15 maggio 2012

Depressione: perchè fa più paura del cancro


Pensavamo che fosse il cancro, in tutti i suoi aspetti, la malattia che più spaventava le donne e invece no, un po’ a sorpresa assistiamo che la patologia che più atterrisce le donne, soprattutto per quelle che si sono ammalate ed in qualche modo ne sono uscite, è la depressione. Il motivo è semplice, la depressione è una malattia subdola che si riconosce spesso dopo essersi palesata con i primi danni che è capace di arrecare alla persona nel rapportarsi col prossimo, coi suoi riverberi negativi sul lavoro e sulla salute in generale.

sabato 3 novembre 2012

Malattie cardiovascolari: la donna rischia di più dell'uomo!

-->

Ormai le donne non dovrebbero stupirsi più apprendendo che il loro rischio di incappare in una malattia cardiovascolare anche grave ha superato di gran lunga l’analogo rischio per l’uomo. Il problema, se così vogliamo definirlo, oppure, la buona sorte  delle donne, semmai, è data dal cosiddetto “ombrello protettivo”, efficace durante l’età fertile, ovvero, dalla difesa rappresentata dagli ormoni femminili che però dopo la menopausa, diminuendo la loro quota, lascia del tutto scoperta la donna dalla protezione nei confronti delle malattie cardiache e neurologiche in generale.

-->

mercoledì 27 giugno 2012

Menopausa: inutili i complessi multivitaminici per proteggere dal cancro e dagli infarti

Risulta del tutto normale per una donna che si avvicina alla menopausa caricarsi di tensioni e di ansie, ben sapendo che questa fase della vita è quasi sempre costellata da diversi inconvenienti di natura psico-fisica atteso che il nuovo assetto ormonale determina tutta una serie di cambiamenti a partire dall’osteoporosi, fino alla perdita del cosiddetto “ombrello protettivo” che fino all’età fertile aveva preservato il fisico da tutti quegli eventi cardiovascolari e cerebrali che attentano spesso alla stessa vita.

domenica 17 marzo 2019

Agopuntura: e se fosse l'alleata migliore contro il dolore severo e l'ansia associata?


E’ sempre di più al centro dell’attenzione degli studiosi e di molti medici. Si parla dell’agopuntura, ultimamente molto rivalutata. Ma in particolare a indicare questa disciplina medica come possibile alleata dei medici potrebbe essere l’evidenza, fino adesso non del tutto comprovata da studi scientifici del tutto acclarati e conclusi, ma a quanto pare ancora per poco, sono medici quanto mai interessati a sviluppare tecniche innovative nella terapia del dolore.