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lunedì 16 aprile 2012

Morte improvvisa in campo: si può evitare? esistono sintomi che dovrebbero allarmare?



I recenti tragici fatti occorsi a molti atleti deceduti in campo a causa di un arresto cardiaco improvviso, l’ultimo in ordine di tempo quello accaduto al centravanti Pier Marco Morosini, deceduto due giorni fa durante una partita di calcio, aprono nuovi scenari in parte inquietanti riguardo la salute degli atleti impegnati in gare estenuanti come possono essere gli incontri di calcio o di altre discipline. Ma ciò che ci si chiede è se l’arresto cardiaco di cui sono vittime queste persone è un evento scongiurabile, se è possibile immaginare il suo esordio e, soprattutto, se è possibile prevenirlo.

mercoledì 18 settembre 2013

Il segreto della "pipì": a breve dall'esame delle urine la diagnosi di molte più malattie



Fino adesso l’esame delle urine, nell’ambito di un controllo generale delle condizioni di salute del nostro organismo, ci son sembrate quasi un test di serie B rispetto al contestuale esame del sangue. Ma oggi, alla luce di recentissime scoperte scientifiche, l’ultima in ordine di tempo quella dei ricercatori dell’Università di Alberta in Canada pubblicato sulla rivista PlosOne, si sarebbe visto come quasi 3.100 sostanze chimiche possono ritrovarsi proprio nelle urine, che mai come adesso, potrebbero di fatto fornirci la chiave di lettura di uno stato patologico del nostro organismo.


venerdì 30 marzo 2012

Gravidanza: gli esami consigliati dai medici


Che la gravidanza sia un fatto naturale è del tutto ovvio, che con la gravidanza la donna possa incorrere in determinate malattie che spesso la stessa maternità è in grado di slatentizzare è un fatto meno scontato, senza considerare che, a volte ed in soggetti particolarmente predisposti, proprio la gravidanza apre la strada a manifestazioni patologiche psicosomatiche la cui causa è ben rappresentata dall’ansia di tipo patologico.

giovedì 19 gennaio 2012

Gastroscopia: se transnasale è meglio!


Occorre poco per gettare un paziente nel panico, basta che il suo medico gli dica che occorrerebbe eseguire una gastroscopia. L’incubo vissuto dal paziente dal quel momento in poi è rappresentato dalla paura di dover subire una sorta di “tortura”, a causa di un tubicino che dalla gola va spinto giù fino allo stomaco e all’intestino e non solo, l’altro terrore che si innesca nella mente del malato, trae origine dall’angoscioso dilemma, scaturito dal fatto di essere vittima di chissà quale particolare guaio possa essere interessato tanto da richiedere un così doloroso esame. Ma sono così giustificate le ansie dei pazienti, oppure sarebbe ora di sfatare il mito al negativo di tale esame diagnostico?





martedì 12 giugno 2012

Morbo di Alzheimer: un semplice esame del sangue per rivelarlo




 
Il Morbo di Alzheimer resta fino adesso una delle patologie più gravi e di difficile diagnosi. Ma al di là della gravità della patologia, in aggiunta al fatto che fino a qualche decennio fa la diagnosi era solamente presuntiva poiché non esisteva alcuna possibilità di diagnosticare la malattia in vita, oggi, in aggiunta a tutte le tecniche diagnostiche in grado di scoprire la malattia, c’è un semplice esame del sangue in grado di palesarci la progressione del morbo.

venerdì 6 aprile 2012

Claudicatio intermittens: non è una malattia, ma un sintomo a volte grave


Un sintomo importante, eppure troppe volte sottaciuto al proprio medico e, semmai addebitato alla stanchezza e alla mancanza di allenamento fisico, eppure, basterebbe vincere la ritrosia del momento, convincendosi dell’opportunità di “aprirsi” al dialogo col proprio medico di famiglia e si eviterebbero tanti guai futuri. Di che parliamo? Di quel dolore alla gamba, al polpaccio per la precisione, che coglie all’improvviso, tanto forte che costringe chi ne soffre a fermarsi nonostante si sia iniziato a  camminare da poco, insomma, parliamo di claudicatio intermittens.

domenica 26 giugno 2016

Depressione: mai più farmaci a casaccio, il giusto farmaco te lo dirà lui!

Chi soffre di depressione o si prende cura di parenti che con questa grave malattia devono fare i conti tutti i giorni ben sa come questa grave patologia mini il destino dei loro cari in assenza di una cura efficace. Ma è noto anche il fatto che non sempre il farmaco prescritto raggiunge l'obbiettivo che si era prefisso riuscendo a migliorare lo stato dei pazienti. In questo caso non si parla della bontà del farmaco utilizzato, semmai della predisposizione che ha il paziente nell'ottenere benefici da quella molecola e questo è oggi il grosso limite nella cura della depressione, ma forse ancora per poco.

giovedì 19 luglio 2012

Infarto: anche l'uomo ha il suo santo protettore!



Fino adesso quando ci si riferisce all’“ombrello protettivo” della donna nei confronti delle malattie cardiovascolari e non solo, si è fatto cenno a quegli ormoni secreti durante il periodo fertile dalla donna stessa mancati i quali con la menopausa, i rischi cui la donna si espone sono uguali se non addirittura maggiori a quelli corsi dall’uomo durante tutta la propria esistenza, con punte di rischio che si elevano nella fascia d’età che va dai 45 ai 55 anni. Ma se anche per l’uomo la natura avesse pensato ad un ombrello protettivo?

lunedì 7 gennaio 2013

Coronarografia: è giunta l'ora della sua pensione?


Fino adesso nel protocollo diagnostico del paziente infartuato, la coronarografia è sempre stata ritenuta indispensabile al fine di verificare lo stato delle arterie coinvolte dalla patologia cardiaca ed eventualmente intervenire su quelle. La stessa metodica è ancora utilizzata laddove si sospetti o si abbia certezza di un restringimento arterioso o di un’occlusione che limiti o impedisca del tutto il passaggio del sangue in quelle arterie, come le carotidi, occluse da placche di colesterolo solidificate e si voglia intervenire su quelle.



martedì 3 aprile 2012

Infarto: il rischio svelato da un semplice esame del sangue


Le malattie cardiovascolari sono considerate le più gravi cause di morte in tutto il mondo. Conosciamo bene i fattori di rischio che si vengono ad aggiungere alla predisposizione personale di coloro che vanno incontro a tali patologie, così come conosciamo quegli esami ematici e diagnostici in grado di prevenire l’esordio della malattia. Ma ci sono altri esami magari meno noti, ma a quanto parrebbe essenziali per prevenire il tragico evento, come ci indica uno studio seguito ad un’accurata ricerca scientifica dell’Oregon Health & Science University, che ha indicato nel gamma-prime-fibrinogeno la ’spia’ più adeguata in grado di segnalare per tempo la possibilità di incorrere in un’ischemia o un infarto anche fulminante.

venerdì 6 luglio 2012

Diabete: anche senza sintomi, riconosciamolo così



Che il diabete rappresenti un vero spauracchio nel novero delle malattie croniche cui la Società del benessere deve fare i conti è quanto mai vero, così come è indubbio che la diffusione della malattia ha raggiunto livelli allarmanti, si pensi che secondo le ultime stime nel nostro pianeta ogni secondo due nuove persone fanno il loro ingresso nella patologia e oltre quattro milioni al giorno sono le vittime silenziose del diabete e delle malattie ad esso correlate in tutto il mondo.

lunedì 15 ottobre 2012

Ferro: la carenza la curano i cibi ad alto contenuto del nutriente, ma attenti al malassorbimento


Ferro, questo sconosciuto, verrebbe da dire ed infatti, nonostante l’importanza rivestita da questo microelemento, essenziale per la vita, i casi di carenza di ferro, soprattutto negli adolescenti, sono quanto mai diffusi. Il motivo derivante dalla scarsa assunzione di ferro è in special modo determinato dal fatto che il nostro organismo recupera solo una parte del ferro ingerito con gli alimenti. Si parla del 20/25% per quei cibi più ricchi del micronutriente, carni, legumi, ortaggi e verdure a foglia verde. Ne deriva che non solo, ai fini di una corretta alimentazione, bisognerebbe ricorrere ad una dieta che preveda cibi ad alto contenuto di ferro, ma è necessario, per evitare carenze, che la stessa dieta consideri la necessità di basarsi su alimenti che contengano vitamina C, fruttosio e proteine, ciò aiuta ad utilizzare al meglio il nutriente. 

giovedì 23 febbraio 2012

Aneurisma cerebrale: se si rompe si può morire!


Le conseguenze di un evento del genere possono essere talora tragiche, altre volte, un aneurisma cerebrale se non ha comportato un travaso ematico di proporzioni elevate può risolversi chirurgicamente senza lasciare eccessive conseguenze. Resta il fatto che tale complicanza vascolare presenta un rischio elevato, soprattutto nei soggetti che ne sono predisposti fin dalla nascita, perché di norma nella vita della persona, un aneurisma  resta silente e, dunque, rimane una patologia sicuramente subdola che può conclamarsi all’improvviso e, per di più, secondo recenti dati, parrebbe che tali eventi negli ultimi anni si sono oltretutto fatti più frequenti, resta da capire il motivo di tale evidenza.

mercoledì 18 gennaio 2012

Vene varicose: come si curano? sono pericolose?


Un problema sicuramente non da poco quello dell’insufficienza venosa cronica, più comunemente noto col nome di vene varicose. Un inconveniente che riguarda una popolazione di persone pari a circa 35 fino addirittura 50 pazienti su cento. Anche se, quelli che assistono agli esiti più impegnativi della patologia con segni evidenti del disturbo, sono circa il dieci per cento, per lo più rappresentati da donne. Nonostante l’alta incidenza della patologia, non si può parlare di malattia che metta a repentaglio la vita del paziente, ciò non toglie però che, al di là di un fatto estetico, l’insufficienza venosa cronica, limita in qualche modo la vita di chi ne è affetto, stante la comparsa di disturbi di vario genere, che vanno dal dolore di tipo crampiforme, al senso di pesantezza, fino a giungere, in qualche caso, anche alla flebite e alla tromboflebite ed in questo caso l’esigenza di una cura tempestiva della malattia di fronte a questa grave complicazione, diviene imprescindibile.

martedì 19 giugno 2012

Bambini: a rischio infarto anche loro



Chi lo avrebbe mai detto un tempo, eppure, oggi a rischio di sviluppare importanti malattie cardiovascolari sono proprio i bambini che già in età scolare presentano un assetto lipidico compromesso con elevata ipercolesterolemia nel sangue, insomma, sono potenziali futuri infartuati a breve.

mercoledì 26 settembre 2012

Bambini: metà di loro è a rischio infarto!




Chi lo avrebbe mai detto, eppure oggi a rischio di sviluppare importanti malattie cardiovascolari sono proprio i bambini che già in età scolare presentano un assetto lipidico compromesso con elevata ipercolesterolemia nel sangue, insomma, sono potrebbero essere i potenziali infartuati di domani. Lo avrebbero stabilito studiosi, fra i quali il pediatra Antonio de Novellis, presidente dell'UNP (Unione Nazionale Pediatri), che ha svelato dati allarmanti, analizzando un campione di 320 bambini della Scuola Elementare Giulia Gonzaga di Fondi. Sciorinando i dati si osserva come su 320 bambini osservati, quasi 135 sono già affetti da ipercolesterolemia, ne deriva, che quasi la metà di questi piccoli scolari, se pensiamo che hanno un’età compresa fra i 6 e i 10 anni, rischia di andare incontro ad un infarto (45% del campione esaminato) nel tempo. 

venerdì 3 febbraio 2012

Cirrosi epatica: non sempre tutto è perduto!


Non è solo l’alcol la causa della cirrosi epatica, anche se nel caso degli etilisti cronici le possibilità di andare incontro alla temibile malattia sono altissime. Tuttavia, patologie come le epatiti, sia C che B, riverberano i loro peggiori effetti sul fegato, determinando in molti casi quella che si definisce appunto come cirrosi epatica.

venerdì 3 marzo 2023

Artrite reumatoide: studio dello stato vitaminico nella cura e diagnosi della malattia

 



Sull’artrite reumatoide si conosce molto di più di quanto già si sapeva appena due decenni fa. Intanto specifichiamo che ci si riferisce ad una patologia cronica che colpisce l’1% della popolazione nel mondo, in Europa l’incidenza è più bassa rispetto ad esempio agli Stati Uniti, per essere ancor più bassa nella parte meridionale ed occidentale del Vecchio Continente. Altro dato importante, quando si parla di artrite reumatoide, è l’incidenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini. Fermo il dato che le donne tendono ad ammalarsi in età più avanzata rispetto agli uomini. Fattori ambientali e genetici sembra abbiano un ruolo quasi determinante sull’insorgenza di questa patologia autoimmune.


martedì 15 maggio 2012

Sindrome del colon irritabile: lo scambiamo per colite e lo curiamo male e son... dolori!



Quante volte, di fronte ad un mal di stomaco continuo o intermittente, ad andamento ciclico, a volte persino stagionale, abbiamo giustificato il nostro disagio sostenendo di essere affetti da colite. Eppure, l’infiammazione del colon nella stragrande maggioranza di questi disturbi c’entra poco, visto che solitamente tendiamo a scambiare un sintomo più ascrivibile ad un colon irritabile che ad una colite che, oltretutto, ha una sintomatologia del tutto differente. E la possibilità che ci si ammali di una Sindrome da colon irritabile è di gran lunga più elevata rispetto al rischio di imbattersi in una colite.

martedì 12 marzo 2013

Diabete: non solo fame, sete e urina abbondante nella espressione della sintomatologia, ma molto altro

Che il diabete sia una malattia insidiosa e potenzialmente in grado di provocare malattie anche mortali non ci sono dubbi, che il diabete sia una malattia a larghissima diffusione, basti pensare che nel mondo intero ogni due secondi due persone si ammalano di questa malattia e ben 4 milioni di persone muoiano a causa del diabete o per le sue conseguenze finali, non avevamo ancora incertezze, forse quello che non sapevamo ancora è che fra 15 anni, se non interverrà la medicina con nuovi presidi atti a stroncare questa patologia, ci ritroveremo nel mondo qualcosa come quasi mezzo miliardo di persone diabetiche con costi sociali elevatissimi e grandi sofferenze per malati e loro parenti. Atteso che fino ad oggi non esiste una cura preventiva della malattia, sempre di più considerata genetica, risulta invece sempre più interessante cogliere altri aspetti di questa patologia, in ambito alla diagnostica e alla sintomatologia e solo puntualizzando questi due aspetti del diabete possiamo sperare di prevenirlo o per lo meno curarlo prima ancora che abbia danneggiato irreversibilmente organi o interi apparati dell’organismo.

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