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mercoledì 8 febbraio 2023

Morbo di Parkinson: i farmaci per curare il diabete lo rallenterebbero

 


Un recentissimo studio scientifico abbastanza complesso ed esteso su una popolazione di volontari di 8.000 pazienti in un periodo che è andato dal 2010 al 2019, avrebbe acceso un faro sui farmaci utilizzati per la cura del diabete. Lo Studio condotto da ricercatori del Centro Parkinson e parkinsonismi dell’Asst Gaetano Pini-CTO di Milano, con il contributo della Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson, ha ottenuto a gran titolo la pubblicazione sul 'Journal of Neurology'. Uno Studio che in qualche modo è stato un vanto per la ricerca scientifica nel nostro Paese.

sabato 4 marzo 2023

Morbo di Parkinson: due vitamine lo contrasterebbero e non solo

 


Si fa sempre più strada l’idea che l'uso delle vitamine sia efficace nel contrasto di malattie importanti, addirittura inguaribili e scarsamente curabili. Parliamo della vitamina C e della vitamina E nel prevenire malattie neurodegenerative quali il Morbo di Parkinson.

venerdì 27 gennaio 2023

Statine: recenti studi dimostrano come si oppongano al Morbo di Parkinson



Che le statine, noti farmaci nati per abbassare gli alti livelli di colesterolo, si siano imposte nel tempo grazie all’efficacia da sempre dimostrata, è un fatto indubbio. Ciò che forse è meno noto è il fatto di sapere che tali farmaci, nelle diverse formulazioni nel tempo che si sono avvicendate, sono diventati importanti presidi terapeutici quanto mai poliedrici. Ultimamente, ad esempio, si è vista una loro caratteristica che è quella di contrastare l’insorgenza del Morbo di Parkinson, sopratutto in pazienti anziani.

giovedì 17 agosto 2023

Ultrasuoni che curano tumori, Parkinson, depressione e tanto altro, una vera rivoluzione!

 



La notizia che giunge in questi caldi giorni di agosto è, ovviamente se suscettibile di conferme successive, di quelle che ci allietano, dando risalto a quella che potrebbe essere una svolta terapeutica per tanti malati di Parkinson, di depressione, di ansia patologica e persino per tanti malati di tumori. Parliamo di ultrasuoni e, precisamente di “Rivoluzione ad ultrasuoni”, così è stato titolata la serie di lavori scientifici sul tema, condotta nel mondo, Italia compresa.

mercoledì 6 febbraio 2013

Morbo di Parkinson: moderne acquisizioni nella cura della malattia

Cellule cerebrali compromesse seriamente nei pazienti affetti da Morbo di Parkinson con relativo coinvolgimento dei neurotrasmettitori come la dopamina che non sono in grado di trasmettere gli stimoli nervosi come avviene nella normalità e che finisce per determinare il grave stato clinico che contraddistingue la malattia, Così possiamo sintetizzare in due righe la grave patologia neurologica. Si tratta a questo punto di intravedere nel coinvolgimento di intere strutture e sostanze a titolo diverso, come possono configurarsi queste come fattori scatenanti nel Parkinson o aggravanti della malattia quando a questi primi fattori se ne aggiungono eventualmente altri.

giovedì 3 maggio 2012

Morbo di Parkinson: attenti a questi importanti segnali

La degenerazione del cervello che avviene lentamente nel tempo ma in modo subdolo e progressivo e che va sotto il nome di Morbo di Parkinson, non è del tutto silente nelle prime fasi della malattia, quando alla serie di sintomi lamentati dal paziente si è soliti ascrivere  altre cause. Tale processo patologico prosegue invece imperterrito e semmai è il nostro cervello a mascherare i segni della malattia, almeno finchè può, poi diviene un crescendo di fattori che non possono passare inosservati, primo fra tutti il tremore. Se riuscissimo a comprendere quei segnali che l’organismo ci invia prima che la malattia si conclami del tutto, contro il Parkinson, almeno fino a quando la scienza non lo debellerà, potremmo sicuramente fare di più.

giovedì 21 febbraio 2013

Ricerca scientifica: nuove acquisizioni su Morbo di Alzheimer

Il cammino della ricerca scientifica in ambito alle malattie degenerative neurologiche è lento ma progressivo, lo dimostra l’attenzione dei ricercatori nei confronti di quelle patologie cerebrali, come di fatto sono le demenze senili, primo fra tutti il Morbo di Alzheimer, oggi che siamo in grado non solo di stabilire l’esatta causa di queste gravissime malattie ma anche di incamminarci verso un futuro quanto mai prossimo il cui traguardo sarà dato dalla cura definitiva di tutte quelle patologie che determinano un progressivo e irreversibile danneggiamento delle cellule cerebrali.

domenica 8 gennaio 2012

Morbo di Alzheimer: insieme al Parkinson, che strumenti abbiamo per curarli?

Quando parliamo di Morbo di Alzheimer e di demenze in generale, è importante annettere grande importanza ai progressi scientifici compiuti soprattutto negli ultimi decenni che, se da una parte non ci hanno ancora consentito di trovare la soluzione a queste gravissime malattie, dall’altra però ci consentono oggi, per lo meno, di stabilire le cause di queste temibili patologie, situazione questa che oggi ci consente di immaginare una soluzione a breve rappresentata da un futuro che ci affranchi da queste e altre malattie neurodegenerative. Ma quali sono i traguardi che la scienza ha raggiunto o si è prefissa di toccare nei riguardi delle malattie cerebrali?


domenica 4 marzo 2012

Morbo di Parkinson: scoperta nuova forma


Può un nutriente come il manganese, necessario nel metabolismo di proteine e zuccheri e dunque partecipare alla giusta formazione di ossa e muscoli, provocare una particolare forma di Parkinson?I ricercatori ne sarebbero convinti, senza per questo criminalizzare questo metallo che si ricava da molti cibi, dalla frutta fresca a quella secca, dalla verdura a foglia verde fino al tè e, poiché il manganese è presente in larga parte degli enzimi del nostro organismo, la sua presenza risulta fondamentale per il buon funzionamento degli ormoni, del sistema immunitario oltre a partecipare alla corretta formazione del sangue.

martedì 18 settembre 2012

Morbo di Parkinson: gli antinfiammatori ne ridurrebbero l'insorgenza


I fans e, precisamente l’ibuprofene (Brufen), associati ad una minore incidenza di sviluppo del Morbo di Parkinson, è quello che avrebbero stabilito studiosi dell’Harvard School of Public Health capitanati da Alberto Ascherio e che ha riguardato una popolazione pari a 146.948 persone monitorati attentamente dal Cancer Prevention Study II Nutrizional.

sabato 9 giugno 2012

Morbo di Alzheimer: perchè la donna si ammala di più?



Quando parliamo di Morbo di Alzheimer e di demenze in generale, è importante annettere grande importanza ai progressi scientifici compiuti soprattutto negli ultimi decenni che, se da una parte non ci hanno ancora consentito di trovare la soluzione a queste gravissime malattie, dall’altra però ci consentono oggi, per lo meno, di stabilire le cause di queste temibili patologie, situazione questa che oggi ci consente di immaginare una soluzione a breve rappresentata da un futuro che ci affranchi da queste e altre malattie neurodegenerative. Ma quali sono i traguardi che la scienza ha raggiunto o si è prefissa di toccare nei riguardi delle malattie cerebrali?

venerdì 22 giugno 2012

Morbo di Parkinson: altre novità


Vi sarebbero delle novità nella cura del Morbo di Parkinson in forma molto grave e tali novità potrebbero giungere a breve e grazie all’impiego delle cellule staminali. Lo studio volto all’impiego di tali cellule prelevate dallo stesso paziente, cellule autologhe, è appena partito su venti pazienti di età superiore ai 40 anni che dopo essersi sottoposti a tutte le cure del caso non hanno ottenuto beneficio alcuno. Lo studio, condotto
dalla Fondazione Grigioni - Istituti clinici di perfezionamento e dalla Cell Factory 'Franco Calori' del Policlinico di Milano, subirà una prima valutazione fra sei mesi, mentre i lavori dovrebbero concludersi dopo un anno.

domenica 1 gennaio 2012

Morbo di Parkinson: una cura con le staminali

Vi sarebbero delle novità nella cura del Morbo di Parkinson in forma molto grave e tali novità potrebbero giungere a breve e grazie all’impiego delle cellule staminali. 

martedì 21 marzo 2023

Calciatori professionisti: Alzheimer e demenza aumentati per i troppi colpi di testa!

I calciatori professionisti avranno tanti privilegi nel corso della loro carriera, sopratutto se militano nelle squadre maggiori, ma lo sport da loro praticato non è esente da rischi e non parliamo degli infortuni sul campo da gioco, atteso che il calcio come molti altri sport presenta pericoli durante l’attività, né ci riferiamo a quanto sta emergendo nell’ultimo periodo a proposito dei farmaci utilizzati per anni sui calciatori, probabilmente senza alcuna prudenza.

giovedì 8 giugno 2023

Crampi mestruali: a volte basta una bustina di un microelemento per risolverli


La riprova che il nostro organismo funziona per la combinazione di tanti microelementi che devono stare in equilibrio l’uno con l’altro, per partecipare alle continue reazioni biochimiche che si svolgono all’interno del nostro corpo ce la da il fatto di sapere che, di fronte a cambiamenti delle abitudini, ad eventuali situazioni patologiche insorte o al cambiamento dell'omeostasi, sfociamo nella malattia o in stati patologici dove, basta ripristinare quel componente deficitario per tornare allo stato di benessere. Un esempio? I crampi, le contrazioni muscolari, gli intorpidimenti, in alcuni casi più rari, persino le convulsioni, le aritmie, fin’anche sporadici cambiamenti dell’umore e persino della personalità, non devono sempre essere associati ad una patologia specifica, bensi ad una minore concentrazione di un micronutriente piuttosto che di un altro minerale disciolto nell'organismo.

domenica 14 aprile 2013

Morbo di Parkinson: inizia sperimentazione con le cellule staminali




Il Morbo di Parkinson, una malattia neurodegenerativa che nelle forme gravi rende ancora più penosa la vita del paziente partecipando attivamente al suo fine vita ma che oggi potrebbe godere di una delle più importanti scoperte del mondo scientifico come quelle delle cellule staminali mesenchimali autologhe. E’ quanto è stato annunciato da Gianni Pezzoli, direttore del Centro Parkinson di Milano e presidente della Fondazione Grigioni che finanzierà la ricerca focalizzata su una rara forma di parkinsonismo, la paralisi sopranucleare progressiva (Psp) per la quale attualmente non esiste alternativa terapeutica.

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giovedì 12 gennaio 2012

Dermatite seborroica: una patologia che si conosce poco

Non è semplice inquadrare una patologia, quale di fatto è la dermatite seborroica, nel novero delle dermatiti generiche, ben sapendo che l’origine della patologia è pressocchè sconosciuta. A rendere più arduo il compito del medico chiamato a curare la dermatite seborroica è il fatto che lo stesso dovrà confrontarsi con tutta un’altra serie di problematiche che rendono più ardua la diagnosi, considerati i sintomi per lo più sfumati presentati dal paziente e che spesso tendono a confondersi assumendo aspetti più caratteristici di altre malattie della pelle e dunque di più difficile approccio terapeutico.

giovedì 14 febbraio 2013

Caffè: fa bene, previene il diabete, il Parkinson ma...

Se il caffè è un piacere…. vediamo di capire se è anche un toccasana per la salute o se come tanti piaceri, prima o poi dovranno pagarsi, chissà, anche in termine di salute… persa! Cominciamo col dire che per noi italiani il caffè, insieme al vino, è la bevanda nazionale per eccellenza, oltretutto, siamo forse gli unici al mondo a saperlo preparare. Il caffè all’italiana è infatti il nostro vanto da che mondo è mondo e, proprio per questo, indugiamo non poco con la tazzina al bar in ogni occasione, in casa, ad orari prestabiliti, al lavoro come in vacanza. Dunque, è indubbio che il caffè ci aiuta a vivere meglio, ma il dubbio di fronte ad una bevanda energizzante resta sempre, possiamo continuare a berne in quantità ogni volta che vogliamo o dovremmo prestare attenzione maggiore ai piaceri del palato moderandone l’uso? 


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lunedì 27 febbraio 2012

Diete: non sempre non riuscire a perdere peso è colpa nostra


Quante volte disperati e sconfortati dopo aver seguito una dieta che, sulla carta, doveva farci perdere diversi chili, di fronte all’impietoso occhio della bilancia, sconfitti ammettiamo a noi stessi che non abbiamo perso neanche un etto e che il nostro peso continua ad essere quello originario, se non addirittura aumentato di ulteriori chili di troppo? Ma è sempre e solo colpa nostra che non ci siamo sottoposti diligentemente ad un regime alimentare restrittivo raccomandato, oppure, c’è qualcosa di misterioso che non ci consente di perdere peso?