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giovedì 20 agosto 2015

Come si spiega l'amaro in bocca durante una febbre alta?


Impossibile che non ci abbiate fatto caso, quando stiamo male, soprattutto quando si ha la febbre, tutto ciò che ingeriamo, dai cibi, fin’anche all’acqua, ha un sapore diverso, tutto sa di amaro e persino la pietanza che amiamo di più, ci disgusta una volta giunta in bocca, insomma, sembra proprio una schifezza! Ma come mai accade tutto ciò?

martedì 5 luglio 2016

Donna partorirai con dolore, ma anche le mestruazioni non scherzano!




Donna, partorirai con dolore… ma non solo, donna, potremmo dire, subirai mestruazioni dolorosissime… quest'ultima frase forse non campeggia nella Bibbia, ma solo per indicare come non solo il parto è legato mani e piedi al dolore fisico della donna, ma qualsiasi mutamento della sfera genitale si accompagna, non sempre, ma sovente, alla sofferenza nella donna, il ciclo mestruale ne è la prova. Si sono fatti diversi studi per cercare di capire cosa arrecasse tanto tormento alla donna nei giorni delle mestruazioni e cosa rendesse difficile quei giorni al punto da definire la sindrome che si accompagna alle mestruazioni dolorose, sindrome mestruale, una sorta di compagna indesiderata che abbassa terribilmente in certi casi le performance della persona che ne viene interessata.


mercoledì 23 gennaio 2013

Tumori: per arrestare le matastasi si deve agire su una proteina

Il grado di aggressività e, dunque, di malignità di un tumore è dato dalla velocità e dalla facilità con cui la neoplasia diffonde nell’organismo attraverso le metastasi, ovvero, la facilità con cui la malattia si diffonde dando vita ad altri tumori della stessa origine di quello primario in altri distretti dell’organismo. Ne deriva che, più sarà efficace una cura destinata a contrastare la formazione delle metastasi, maggiori possibilità avrà il paziente di guarire. Ovviamente ci riferiamo ad un tale grado di specializzazione terapeutica che l’idea che si possa giungere a tanto non è di certo dietro l’angolo, ma le ultime acquisizioni scientifiche in materia sembrano orientarsi verso la giusta direzione, soprattutto seguendo il percorso di un gruppo di ricercatori della UC San Diego School of Medicine, con uno studio presentato in occasione del Congresso del centenario della American Association for Cancer Research a Denver, che in qualche modo avvicina l’umanità verso la possibilità di trovarci domani nelle condizioni di arrestare le metastasi tumorali. Per giungere a ciò ci stanno studiano gli effetti detenuti da una proteina che, una volta che si sia sviluppato il tumore, partecipa alla sua diffusione in maniera incontrollata, la proteina in questione è stata denominata RANKL.
 

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giovedì 14 marzo 2013

Infarto: due studi del CNR contro la cardiopatia ischemica e due malattie rare cardiache

L’infarto cardiaco, più precisamente la cardiopatia ischemica, è la prima causa di morte nei Paesi più evoluti e per quanti sforzi si facciano per trattare farmacologicamente il paziente andato incontro ad un evento così tanto grave, per quanto impegno la medicina dedichi alla cura dello scompenso cardiaco, non si è ancora giunti alla scoperta di quel o quei farmaci che possano agire in modo del tutto soddisfacente nel riportare il paziente alla normalità. 

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martedì 25 settembre 2012

Distrofia muscolare di Duchenne: una importantissima scoperta migliora la prognosi


Prima di parlare dell’eccezionale scoperta scientifica tutta italiana che potrebbe dare una svolta alla terribile malattia rara Distrofia muscolare di Duchenne, vediamo brevemente, con l’aiuto del sito Laboratorio genoma, di che malattia si tratta.

giovedì 23 marzo 2023

Cannella: una probabile cura contro l'Alzheimer, le demenze e non solo!




Chi non conosce la cannella, la ritroviamo in cucina o in pasticceria, insomma una spezia versatile che trova impiego in gastronomia ma della quale forse non tutti conoscono le qualità in ambito medico, perché più appannaggio di una medicina poco seguita in occidente, parliamo della medicina indiana e cinese, ma che ci traccia un quadro preciso su questo prodotto della natura e per certi versi persino sconvolgente. Ad esempio, sapevamo tutti che la cannella è in grado di ridurre la perdita della memoria migliorando, contestualmente, l’apprendimento? Non siamo sicuri che tutti siano a conoscenza di queste doti della cannella, eppure gli studi scientifici più recenti, se ne vantano più di 40, su oltre 2.000 ospitati nelle pagine di PubMed, solo per citare il database mondiale che racchiude lavori scientifici di respiro internazionale raccolti con cura dal 1949 fino ad oggi, avvalorano l'idea che la cannella sia un concentrato di benessere per la nostra salute.

mercoledì 6 febbraio 2013

Morbo di Parkinson: moderne acquisizioni nella cura della malattia

Cellule cerebrali compromesse seriamente nei pazienti affetti da Morbo di Parkinson con relativo coinvolgimento dei neurotrasmettitori come la dopamina che non sono in grado di trasmettere gli stimoli nervosi come avviene nella normalità e che finisce per determinare il grave stato clinico che contraddistingue la malattia, Così possiamo sintetizzare in due righe la grave patologia neurologica. Si tratta a questo punto di intravedere nel coinvolgimento di intere strutture e sostanze a titolo diverso, come possono configurarsi queste come fattori scatenanti nel Parkinson o aggravanti della malattia quando a questi primi fattori se ne aggiungono eventualmente altri.

venerdì 13 gennaio 2012

Morbo di Alzheimer: i diabetici si ammalano 85 volte di più


Un po’ a sorpresa la notizia che il diabete di tipo II ed il Morbo di Alzheimer avrebbero più di un filo conduttore che li lega. A giungere a questa straordinaria scoperta una ricerca denominata ‘Insulin activated Akt rescues Aβ oxidative stress-induced cell death by orchestrating molecular trafficking’, nata dalla collaborazione tra gli Istituti di biomedicina e immunologia molecolare (Ibim) e di biofisica (Ibf) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Palermo e il dipartimento di Fisica dell’Università di Palermo. Al centro dello studio, pubblicato su Aging Cell, gli effetti della somministrazione di insulina su un modello di cellule neuronali, precedentemente trattate con piccoli aggregati della proteina beta-amiloide (A-beta), coinvolta nell'eziopatogenesi della malattia di Alzheimer. 


martedì 24 aprile 2012

Obesità: una nuova arma in grado di combatterla



Si chiama cardiotrofina ed è una proteina che ultimamente è balzata agli onori della cronaca, grazie al ruolo che tale sostanza deterrebbe nel bruciare i grassi.

martedì 28 febbraio 2023

Caffè e latte: abbassa la pressione e agisce come antinfiammatorio naturale al pari di un farmaco

 




La bevanda più amata dagli italiani ed al contempo vanto degli stessi abitanti del bel Paese per il modo, unico al mondo, con cui la preparano. Ovviamente parliamo del caffè e parlandone non possiamo neanche fare a meno di esaltarne non solo i pregi per il nostro palato, ma anche le virtù che via, via, emergono da studi scientifici che ritengono, il caffè, un toccasana se assunto con moderazione e giudizio e con proprietà curative in certi casi al pari di un farmaco.

domenica 30 aprile 2023

Intervento chirurgico: e se mi sveglio nel bel mezzo dell'intervento senza che nessuno se ne accorga?

 

Sono passati meno di 200 anni da quando l’incubo del dolore durante un intervento operatorio è stato relegato al passato. Infatti, correva l’anno 1846 quando un dentista dimostrò ad una platea di suoi colleghi le mirabilie di cui era capace, avendo anestetizzato, con l’etere un paziente a cui doveva asportare un tumore al collo, cosa che fino a quel momento si eseguiva con modalità di fortuna, atte a lenire in qualche modo le sofferenze, ma lasciando pur sempre il paziente in preda ad allucinanti dolori durante e dopo l’intervento operatorio.

venerdì 26 ottobre 2012

Leucemia linfoblastica acuta: non solo la cura, ma presto anche il rimedio contro le ricadute

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Ancora siamo lungi dal poter immaginare la leucemia linfoblastica acuta del tutto sconfitta, ma una ricerca tutta italiana ci induce a ben sperare. La scoperta si deve all’Istituto Giannina Gaslini di Genova, capitanato da Irma Airoldi responsabile del Laboratorio di Immunologia e Tumori finanziato dall’AIRC. Secondo il minuzioso lavoro dei ricercatori, una proteina, nello specifico la Interleuchina 27, potrebbe contrastare molto efficacemente la malattia nel bambino, per la semplice ragione che parliamo di una proteina anticancro.

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lunedì 24 settembre 2012

Retinite pigmentosa: ecco perchè a breve sarà del tutto guaribile


Un altro tassello si aggiunge ai tanti che negli ultimi tempi ci stiamo abituando a considerare a proposito della grave malattia ereditaria della vista, la retinite pigmentosa, una patologia che alla lunga conduce il paziente alla cecità assoluta. La ricerca proviene da un gruppo di studiosi dell’Università del Tigem di Napoli con a capo Enrico Maria Surace e ha trovato spazio nella rivista scientifica Embo Molecular Medicine. Tale studio scientifico apporta quella novità che tutti ci aspettavamo riguardo alle cure della malattia e parte dal presupposto che nel caso delle malattie ereditarie su base genetica, come accade con la retinite pigmentosa, non serve a nulla ricercare l’eventuale proteina mancante cercando di ricrearla in laboratorio per andarla successivamente ad impiantare nel paziente. Semmai la cura deve avvalersi di quei farmaci o quei trattamenti che intervengano su quella proteina già presente nel paziente e che esercita la sua azione negativa a carico della vista e per far ciò bisogna agire sul gene difettoso.

martedì 12 marzo 2013

Diabete: non solo fame, sete e urina abbondante nella espressione della sintomatologia, ma molto altro

Che il diabete sia una malattia insidiosa e potenzialmente in grado di provocare malattie anche mortali non ci sono dubbi, che il diabete sia una malattia a larghissima diffusione, basti pensare che nel mondo intero ogni due secondi due persone si ammalano di questa malattia e ben 4 milioni di persone muoiano a causa del diabete o per le sue conseguenze finali, non avevamo ancora incertezze, forse quello che non sapevamo ancora è che fra 15 anni, se non interverrà la medicina con nuovi presidi atti a stroncare questa patologia, ci ritroveremo nel mondo qualcosa come quasi mezzo miliardo di persone diabetiche con costi sociali elevatissimi e grandi sofferenze per malati e loro parenti. Atteso che fino ad oggi non esiste una cura preventiva della malattia, sempre di più considerata genetica, risulta invece sempre più interessante cogliere altri aspetti di questa patologia, in ambito alla diagnostica e alla sintomatologia e solo puntualizzando questi due aspetti del diabete possiamo sperare di prevenirlo o per lo meno curarlo prima ancora che abbia danneggiato irreversibilmente organi o interi apparati dell’organismo.

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domenica 15 settembre 2013

Ricordi: se riuscissimo a dimenticarci quelli più brutti vivremmo meglio






Non si tratta di dimenticare il brutto voto che vostro figlio ha preso a scuola, né la giornata storta che ognuno di noi prima o poi ha nel corso della propria vita. Atteso che anche i brutti ricordi aiutano a crescere. Ciò che è invece è stato scoperto dagli scienziati è tutta un’altra storia, visto che si è riusciti a studiare come poter presto cancellare i veri e brutti ricordi che non solo segnano una persona, ma ne influenzano persino la propria vita.

sabato 12 settembre 2015

Melanoma: un grave tumore della pelle purtroppo in sensibile aumento

Nel nostro Paese nel 2014 sono attesi circa 11.000 mila nuovi casi di melanoma (erano meno di 6000 nel 2004, 7000 nel 2010, 10.500 nel 2013). È un tipo di tumore della pelle in costante crescita, infatti le diagnosi sono quasi raddoppiate in dieci anni, particolarmente fra i giovani.  

venerdì 27 gennaio 2012

Morbo di Alzheimer: scoperto il vaccino che lo guarirà



Potrebbe essere giunta la vera risposta da parte della scienza contro il Morbo di Alzheimer, senza per questo immaginare di essere ancora giunti alla soluzione definitiva della malattia. Tuttavia, l’ultimo ritrovato scientifico messo a punto dal CNR, ovvero, dall’Istituto di Genetica e Biofisica e dall’Istituto di Biochimica delle Proteine, apre sviluppi immediati e speranze quanto mai concrete verso questa temibile patologia che, oltretutto, si fa sempre più strada nell’uomo moderno. Il lavoro fin qui svolto è stato pubblicato sulla rivista Immunology and Cell Biology.

mercoledì 9 gennaio 2013

Rene policistico: ecco una nuova cura

La scoperta è casuale e deriva dall’osservazione di come un farmaco utilizzato per prevenire il rigetto nei trapianti del rene, al contempo agisca egregiamente anche nella cura di una malattia importante, sia pure non molto diffusa, quale di fatto è il rene policistico bilaterale dominante.


giovedì 27 aprile 2023

Sclerosi Multipla e Lupus Eritematoso: trovato gene comune che potrebbe fornirci la guarigione

 






Parlando di lupus eritematoso e di sclerosi multipla si è scoperto che entrambe le malattie, che si ascrivono a pieno titolo alle malattie autoimmuni, c’è qualcosa che le accomuna, ovvero, un gene, in particolare il gene Tnfsf13B, la cui alterazione sembra associata alla predisposizione ad ammalarsi di una delle due patologie, a seconda della predisposizione individuale genetica e non solo di quelle. Tale gene provvede alla sintesi di una proteina con svariate funzioni immunologiche e parliamo della citochina Baff, tanto importante perché presiede alla modulazione del sistema immunitario, adattandolo alle diverse situazioni che insorgono nell’organismo.

venerdì 3 marzo 2023

Artrite reumatoide: studio dello stato vitaminico nella cura e diagnosi della malattia

 



Sull’artrite reumatoide si conosce molto di più di quanto già si sapeva appena due decenni fa. Intanto specifichiamo che ci si riferisce ad una patologia cronica che colpisce l’1% della popolazione nel mondo, in Europa l’incidenza è più bassa rispetto ad esempio agli Stati Uniti, per essere ancor più bassa nella parte meridionale ed occidentale del Vecchio Continente. Altro dato importante, quando si parla di artrite reumatoide, è l’incidenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini. Fermo il dato che le donne tendono ad ammalarsi in età più avanzata rispetto agli uomini. Fattori ambientali e genetici sembra abbiano un ruolo quasi determinante sull’insorgenza di questa patologia autoimmune.