lunedì 20 giugno 2016

Crisi economica: la porta di ingresso per depressione, ansia, attacchi di panico e non solo


Non stupiamoci se a causa della crisi in Italia abbiamo assistito sbigottiti ad un numero crescente di suicidi da parte di imprenditori, disoccupati, cassi integrati e quant'altri che hanno perso il lavoro e la capacità di autosostentamento e di quello dei loro cari. La crisi economica porta pure a questo per un effetto perverso che essa genera nel nostro organismo, ovvero, la messa in moto di tutta una serie di reazioni chimiche che vanno ad interagire sullo stesso nostro DNA innescando malattie mentali che sfociano nella depressione, nell'ansia, negli attacchi di panico e via di seguito. Ma quel che è peggio è anche un'altra considerazione ancora più grave da fare.
Non solo la crisi economica determina ciò, ma l'alterazione del DNA conseguenza dello stato di precarietà finanziaria negli individui, marchia come un bollo le future generazioni, per la semplice ragione che padri e madri affetti da queste psicopatologie metteranno al mondo figli predisposti alle stesse malattie diventando la depressione, l'ansia etc. una sorta di malattia geneticamente trasmissibile di padre in figlio.

Questi sono i risultati di uno studio scientifico condotto da Johnna Swartz per l’Università di Duke. In effetti tale studio era partito per denunciare la propensione di molte persone ad abbandonarsi alla dipendenza da alcol, droga e tabacco, ma durante il lavoro scientifico si è potuto anche palesare il ruolo che fattori scatenanti come la perdita del lavoro, la crisi economica prolungata possono avere nell'esordio delle dipendenze quali cofattori scatenanti delle patologie mentali e viceversa.


La povertà altera il gene SLC6A4

Secondo questo studio i ragazzi che vivono in condizioni di povertà e in condizioni molto disagiate presentano un aumento di attività per un gene che è responsabile dell’area del cervello coinvolta negli attacchi di panico. Allo stesso modo, da abbassamenti ormonali ( per esempio di serotonina, ormone della felicità) scaturiscono malattie depressive che possono sfociare in gravi disturbi mentali. L’assenza di condizioni equilibrate e favorevoli alla felicità portano il gene SLC6A4 ad assumere mutazioni, che vengono trasmesse con il DNA , alle generazioni successive. Chissà che non è questa proprio la ricetta delle classi governanti del mondo, renderci instabili emotivamente e disporre di noi a loro uso e consumo!
Giuliano

Fonte: Help Consumatori

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