Visualizzazione dei post in ordine di pertinenza per la query osteoporosi. Ordina per data Mostra tutti i post
Visualizzazione dei post in ordine di pertinenza per la query osteoporosi. Ordina per data Mostra tutti i post

martedì 27 marzo 2012

Osteoporosi: combattiamola a tavola


L’osteoporosi non è una malattia, semmai una condizione clinica patologica, ovvero, espressione di una situazione venutasi a creare in un soggetto solitamente a seguito di intervenute situazioni contingenti, come, ad esempio avviene di fronte a certe malattieautoimmuni, anche per il ruolo esercitato da farmaci per controllare il disturbo, come accade col cortisone, così come tipica è quella condizione della donna una volta entrata in menopausa dove, a cause dello squilibrio ormonale vissuto da quel momento della vita in poi, l’osteoporosi diventa un fatto quasi ineluttabile.

domenica 25 novembre 2012

Celiachia: una correlazione significativa con l'osteoporosi



L’osteoporosi è una malattia sistemica delle ossa che riguarda più le donne che gli uomini, le prime ne soffrono in particolar modo una volta entrate nel periodo della menopausa Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 1990 si sono verificate circa 1.700.000 fratture di femore nel mondo; ne sono previste 6.300.000 per il 2050, in prevalenza associate a osteoporosi. Oggi sulla base delle ultime conoscenze scientifiche si è potuto dimostrare che almeno 40 donne su cento, dopo la menopausa ne sono affette, mentre la popolazione maschile viene colpita da tale patologia in ragione del 15%, dunque non sarà più l’osteoporosi  una patologia tutta al femminile ma l’attenzione si è anche spostata nei confronti degli uomini ai fini di un approccio diagnostico e terapeutico. Maschile o femminile che sia, resta un importante aspetto da considerare, ovvero, l’eventuale  punto di contatto esistente fra osteoporosi e celiachia

martedì 31 gennaio 2023

Osteoporosi: ti curi e ti viene l'ansia

 

Visita-paziente-con-osteoporosi



 


L’osteoporosi è una malattia che colpisce solo negli Stati Uniti più di 10 milioni di persone con età superiore a 50 anni, in Italia il dato è ancora più elevato, in proporzione, visto che, secondo i dati ISTAT relativi all’anno 2020, l’8,1% della popolazione italiana (il 13,5% delle femmine e il 2,3% dei maschi) ha dichiarato di essere affetto da osteoporosi, con prevalenza che aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età, in particolare nelle donne dopo i 55 anni, fino a raggiungere il 32,2% oltre i 74 anni (il 47% delle femmine e il 10,3% dei maschi). Quindi sulla popolazione affetta da questo problema si vede bene che l’80% dei casi di osteoporosi nel nostro Paese è riferito, nell’80% dei casi, a donne nel post menopausa. 

venerdì 30 marzo 2012

Osteoporosi post menopausa: approfondimento su innovativo farmaco Prolia, che pare contrastarla al meglio


Pare stia dando buoni risultati il farmaco sperimentale Prolia, il cui principio attivo e Denosumab prodotto da Angen, immesso sul mercato lo scorso anno ed autorizzato dalla FDA, l'Ente di controllo americano dei farmaci. Ci riferiamo ad un’innovativa molecola capace di bloccare quelle proteine che agiscono da vere e proprie cellule “mangiaossa” e che di fatto danneggiano fino a distruggere del tutto l’osso in caso di osteoporosi post-menopausale nelle donne a rischio di fratture o come avviene in quegli uomini affetti da carcinoma prostatico che siano in cura con terapia ormonale ablativa.

mercoledì 13 febbraio 2013

Osteoporosi: perchè alcuni pazienti non traggono benefici dalle cure

La notizia è sicuramente utile per spiegare la mancata azione da parte di certi farmaci utilizzati da molti pazienti in menopausa, in particolar modo nella cura dell’osteoporosi e che nonostante la precisione dimostrata da questi malati nel seguire adeguatamente tutte le cure prescritte, questi non riescono ad ottenere nessuno dei risultati auspicati. A questo punto ci si è chiesti quale fossero i motivi dello scarso successo terapeutico di tali  farmaci utilizzati. La risposta è giunta da uno studio scientifico condotto da ricercatori del Laboratorio genoma umano dell’Istituto di tecnologie biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche di Milano (Itb-Cnr), presso l’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Mi) e pubblicato su Nature Medicine.

venerdì 15 febbraio 2013

Osteoporosi: alcuni farmaci per curarla possono esporre all'ulcera


Sono stati salutati come l'ultima frontiera di farmaci capaci di curare l'osteoporosi della donna in menopausa, stiamo parlando dei bifosfonati, al punto che tali sostanze farmacologiche sembrano oggi molecole imprescindibili per la paziente affetta da osteoporosi. Eppure, nonostante il successo di tali farmaci, non è possibile escludere che, in certi casi, tali molecole non nascondano insidie a livello dell'apparato digerente di chi li assume. Gli eventuali danni che i bifosfonati sarebbero in grado di arrecare nel paziente, sono di natura erosiva della parete gastrointestinale, alla stregua di quanto di fatto a volte  arrecato dagli stessi Fans, in assenza di gastroprotezione.

sabato 26 agosto 2023

Ortopedia: casi di depressione e ansia con i farmaci utilizzati contro l'osteoporosi


 

In Italia l’osteoporosiche ricordiamo essere una patologia che determina una perdita di sostanza ossea e quindi un deterioramento dell’osso stesso con conseguente fragilità che lo rende più vulnerabile ai traumi e quindi soggetto a fratturarsi anche in presenza di un microtrauma, colpisce qualcosa come 5 milioni di persone e di queste 4 milioni di donne nel post menopausa. Le ossa più esposte a fratturarsi, a causa dell’osteoporosi, sono, le vertebre, il femore, l’ omero, le ossa del polso e della caviglia. Possiamo dire che esiste una cura definitiva per l’osteoporosi? 

domenica 23 settembre 2012

Osteoporosi: c'è molto da fare prima che invalidi la persona


Cominciamo col dire che quattro donne su dieci alla fine dell’età fertile rischiano una frattura a causa della menopausa e conseguente maggiore fragilità delle ossa. Conti alla mano, tale percentuale deve leggersi nella sola Europa, con un numero impressionante di donne che subiscono una frattura, in totale sono quasi 4 milioni, di cui meno di un milione subisce la frattura del femore. Se poi il dato lo riferiamo alla sola Italia, contiamo 270 mila fratture di cui 90 mila del femore, la restante parte patisce fratture ad altri distretti ossei. Se quantitifichiamo il dato economico di una tale situazione, scopriamo che tali fratture ossee costano alla collettività italiana oltre un miliardo di euro per spese di ricovero, riabilitazione e altro.

lunedì 11 febbraio 2013

Osteoporosi: addio con questo farmaco

Potranno presto dire addio all'osteoporosi le donne in menopausa, condizione questa che espone il sesso femminile alla perdita graduale ma irreversibile di calcio esponendola a tutta una serie di problematiche, fratture in primis, che in molti casi possono persino mettere a rischio la vita della stessa paziente. A dire basta all'osteoporosi provvederebbe un nuovo farmaco biologico, stiamo parlando del Denosumab. E, a proposito di farmaci biologici, occorre una precisazione, i “biologici” non sono prodotti naturali, semmai molecole trattate in laboratorio con sofisticate tecniche dove si interviene su una proteina che si ricombina intervenendo sul suo DNA, in modo da agire  su un anticorpo riprogrammandolo così da  indirizzarlo verso un bersaglio già individuato al fine di  poterlo colpire in modo “intelligente” risparmiando le altre cellule sane.

lunedì 18 giugno 2012

Osteoporosi: ecco perchè le donne in menopausa le diranno addio!


Potranno presto dire addio all'osteoporosi le donne in menopausa, condizione questa che espone la donna alla perdita graduale ma irreversibile di calcio esponendola a tutta una serie di problematiche, fratture in primis, che in molti casi possono persino mettere a rischio la vita della stessa paziente.

sabato 7 gennaio 2012

Osteoporosi: addio con nuovo farmaco

Potrebbe rappresentare un importante sollievo contro l’osteoporosi, soprattutto in anziani e donne in menopausa, ci si riferisce ad un farmaco biologico, il Denosumab.


mercoledì 29 gennaio 2014

Uliveto e Rocchetta: ma quali acque della Salute, medici in rivolta!



Uliveto e Rocchetta “acque della salute” con il logo dei medici di medicina generale e una serie di proprietà che vanno dall’aiuto alla digestione alla lotta contro l’osteoporosi, dalla pulizia dei reni alla prevenzione della calcolosi: troppe promesse, peraltro avvalorate di fatto dalla partnership con la Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) secondo l’Antitrust, che ha deciso sanzioni complessive per 130 mila euro.


sabato 3 novembre 2012

Malattie cardiovascolari: la donna rischia di più dell'uomo!

-->

Ormai le donne non dovrebbero stupirsi più apprendendo che il loro rischio di incappare in una malattia cardiovascolare anche grave ha superato di gran lunga l’analogo rischio per l’uomo. Il problema, se così vogliamo definirlo, oppure, la buona sorte  delle donne, semmai, è data dal cosiddetto “ombrello protettivo”, efficace durante l’età fertile, ovvero, dalla difesa rappresentata dagli ormoni femminili che però dopo la menopausa, diminuendo la loro quota, lascia del tutto scoperta la donna dalla protezione nei confronti delle malattie cardiache e neurologiche in generale.

-->

lunedì 23 gennaio 2023

Quanti anni hai? Se ne dimostri meno ti ammalerai in minor misura

 

Quante volte ci saremo sentiti chiedere la nostra età e con tutta sorpresa abbiamo assistito ad esclamazioni del tipo, davvero hai questi anni? Non si direbbe, te ne avrei dati dieci di meno. Ora a parte quelli che rivolgono tali esclamazioni a tutte le persone che incontrano per la strada, pur di ingraziarsele, in questo caso questi soggetti ipocriti non fanno testo, se veramente mostriamo uno o più decenni in meno, ma basta un semplice quinquennio, senza ritocchi qua e là al nostro aspetto,c’è da stare allegri, perché andremo incontro con molta minor frequenza a certe malattie e, in particolar modo, all’invecchiamento precoce.


martedì 6 agosto 2013

Uliveto e Rocchetta: non è vero che sono acque della salute!





Ingannevoli le pubblicità delle acque minerali Uliveto e Rocchetta che usano da anni la frase “acque della salute”: è scorretto utilizzare una frase del genere come scorretto è il richiamo alla prevenzione di alcune malattie, come l’osteoporosi. Lo ha deciso il  Comitato di controllo del Giurì dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria su segnalazione de Il Fatto Alimentare. La società Cogedi ha interrotto le campagne in corso.



martedì 14 febbraio 2012

Infezioni dentarie: attenzione all'osteoporosi



Una infezione dentaria tutt’altro che trascurabile non solo per l’effetto che determina sui denti e sulla loro caduta ma anche per i danni che è capace di arrecare ad organi e apparati diversi dell’organismo. Ci riferiamo alla parodontite.

sabato 8 agosto 2015

Vitamina D: quando non serve somministrarla è inutile e pericoloso!

C’è sempre stato un acceso dibattito fra coloro che sostenevano l’utilità delle vitamine sempre e coloro che invece hanno sempre annesso ad esse un loro ruolo senza mai pensare di doverle integrare anche in coloro che non presentavano carenze, con la consapevolezza che tanto anche in eccesso, male non fanno. Non è per niente così. Se è vero che le vitamine sono sostanze indispensabili alla nostra vita, vero è anche che una dieta equilibrata di norma apporta con gli alimenti la giusta dose di queste sostanze. L’integrazione scriteriata mediante farmaci o integratori è molto spesso inutile, a volte persino pericolosa.

venerdì 28 dicembre 2012

Colesterolo: nuove acquisizioni sul formaggio contro l'ipercolesterolemia



Pensiamo al ruolo importante detenuto dai formaggi quale fonte di calcio, pensiamo dunque alla caratteristica di questo alimento nel contrasto, soprattutto nelle donne in menopausa,dell’osteoporosi. Di contro, consideriamo anche il grosso limite di certi formaggi rappresentato dal contenuto elevato di colesterolo. Di fronte a questo duplice aspetto del formaggio, utilissimo da una parte, controindicato dall’altra, soprattutto se consumato in quantità elevata, s’è mossa ancora una volta la scienza medica.
La ricerca che è stata condotta e che consentirà di portare sulle nostre tavole un formaggio più salubre, è tutta made in Italy, grazie al lavoro condotto nel 2009 da un gruppo di ricercatori della Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa, i quali sono riusciti a creare un formaggio pecorino anticolesterolo, ad alto contenuto di acido linoleico coniugato (CLA). Tale composto svolge un ruolo importante nel prevenire le più gravi patologie cardiovascolari.


giovedì 25 luglio 2013

Infarto: nelle donne è alta l'incidenza in presenza di calcoli renali






Stiano attente le donne che soffrono di calcolosi renale. Secondo recenti studi infatti sarebbe emerso che solo nel sesso debole l’incidenza di calcolosi renale è correlata con un aumento di malattie cardiovascolari anche gravi, ad esempio l’infarto del miocardio che quando preso in tempo richiede interventi di by pass aorto-coronarico.

lunedì 23 luglio 2012

Artrite Reumatoide: parliamone ancora

Questo articolo è stato offerto da Gillette



Artrite reumatoide, una delle più temibili malattie autoimmuni ma che oggi fa sicuramente meno paura di un tempo quando tale patologia finiva con l’invalidare del tutto il paziente esponendolo, fra l’altro, a tutta una serie di rischi per la sua stessa vita, nella inconsapevolezza della medicina di un tempo riguardo quest’altro aspetto della malattia.